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Lanisti - italien - Mirta Cimmino
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 Article publié le 2 février 2014.

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Traduzione di Mirta Cimmino

Non ci sono mai. E tuttavia, senza di loro, nulla è possibile.

In quei luoghi che non hanno alcuna relazione tra loro, sagome si muovono secondo regole e abitudini più o meno codificate, che lasciano un certo margine, per quanto modesto, all’ iniziativa. È nello stesso momento, a diversi fusi orari, in diverse regioni o continenti che tutto accade.

Ora, i movimenti e gli scenari si fanno più precisi, i contorni guadagnano chiarezza. Da un lato, su una superficie rettangolare dedicata allo sport agonistico che richiede una racchetta e molta tecnica, una superficie segnata da una serie di linee bianche che spesso si incrociano ad angolo retto, una superficie di tappeto erboso, la gonna bianca pieghettata da cui due gambe atletiche e formose emergono e si muovono costantemente, la maggior parte del tempo lateralmente, a volte in avanti, a volte all’indietro, cercando di conservare, indipendentemente dalla posizione della palla, il miglior appoggio possibile. In questo tempio della pallina gialla, gli unici suoni udibili sono prodotti dalle corde e dai passi delle giocatrici, dei passi sordi e felpati. Nel frattempo, sugli spalti affollati, masse informi di persone restano immobili, seguendo la scena con silenziosa attenzione.

Una delle giocatrici si prepara a servire. Non si sa quale sia la parte di apprendimento, non si sa quale sia la parte soggettiva, risulta dunque impossibile distinguere la tecnica dallo stile. Quel che è visibile, invece, è il dialogo con lo spazio, il risultato di un allenamento intensivo e di un’espressione tipicamente personale. Una delle gonne bianche è sotto rete, sorpresa da un pallonetto difensivo che precipita rapidamente dietro la giocatrice, subito prima della linea di fondo. Un po’ più tardi, è un contropiede ad essere usato per sorprendere l’avversaria, dopo diverse accelerazioni da fondo campo. Poi, subito dopo, la tennista raggiunge la rete a seguito di un attacco diretto, e la corsa laterale della sua omologa è scandita dalla tensione del polso e dall’impatto secco della palla, un impatto sinonimo di lungolinea che sfiora la riga esterna, pur rimanendo entro i limiti del campo. La varietà di colpi si sussegue quindi con un ritmo che enfatizza la precisione e la tenacia delle sublimi gambe : colpo piatto, lift, slice o back spin ... colpo piatto, slice ... smorzata ... contro-smorzata incrociata ... e la silhouette della provvisoria perdente già si gira verso la linea di fondo, verso la palla che le verrà data per la battuta, e le lunghe gambe tornite che terminano in scarpe da ginnastica bianche effettuano un quarto di rotazione prima di posizionarsi dietro la linea di fondo.

Molte mani di uomini siglano meccanicamente contratti, i loro contratti, documenti legali che prevedono molte clausole, sempre (o quasi) sinonimo di importanti somme di denaro, molto importanti, anche in contanti...

La luce, adesso, è molto meno forte, ed è uno spazio completamente diverso che si distingue, in primo luogo con un rumore particolare che risuona al suo interno, un rumore metallico prodotto da un cancello e dalla sua apertura, quando le sbarre all’ingresso si separano ruotando sulle cerniere non del tutto oliate, sbarre che aumentano la superficie della struttura il cui fondo, per realizzare la giunzione con il pavimento, è costituito da una scalinata di qualche gradino, una scalinata sulla quale un’alta ed eretta silhouette, strutturata e formosa al tempo stesso, scende gradualmente. Il rumore dei tacchi - una sorta di leggero ticchettio - risuona uno, due, tre volte prima di entrare in contatto con il terreno e lasciar posto ad un rumore più discreto, più sommesso. La lunga mano, morbida e compatta, ha lasciato la sbarra più vicina all’entrata, le gambe nude e scolpite hanno incrementato il loro movimento, il busto nudo anch’esso avanza nella penombra, così come la folta chioma nera e i suoi occhi, neri anch’essi, mentre un vello bruno e triangolare è apparso con la massima naturalezza, un vello sul cui retro, natiche generose e rotonde si sono imposte temporaneamente nello spazio, giusto il tempo del loro passaggio, sotto la spinta combinata dei muscoli delle cosce, dei fianchi, dei reni.

Questa donna, questa signora alta, dalle le spalle lunghe e arrotondate sembra seguire, in un corridoio, una direzione precisa, una direzione che la porterà probabilmente in una stanza in cui è attesa. Sfumature di verde dominano i diversi spazi fin qui percepiti, spazi intimi la cui atmosfera emana un profumo di segreto, di mistero, un profumo d’ignoto. Gli occhi verdi di questa vestale, dalla soglia, scrutano l’interno di una grande stanza occupata da un maschio, da un uomo mascherato. Le scarpe col tacco della signora, delle scarpe nere, sono in posizione asimmetrica, il tempo di una pausa, di un’esitazione o di un movimento estetico, rivelati dal leggero arretrare della gamba destra. Al di là della maschera, gli occhi dell’uomo si muovono, scintillano, si sono adeguati a questa creatura di sogno bella e decisamente reale, una creatura che ora avanza verso di lui, verso di lui e verso questo scenario scritto in anticipo, uno scenario registrato da occhi nascosti ovunque ...

Gonne, camicette, gambe in movimento, scarpe col taccho, nudità, curve, grida di sforzo o di piacere, tappeto erboso o vello che scivola su un cilindro umano, mentre i lanisti continuano a firmare, a siglare instancabilmente lontano da qui, lontano da lì, in uffici silenziosi ed ermetici ... timbro, contratto, somme ... sì, somme minime il cui continuo movimento della mano verso destra, un movimento che allinea cifre seguite da un numero plurale di zeri e sembra bandire qualsiasi massimale...

Infine, tutto si intreccia senza che la minima mancanza di gusto sia commessa, a quanto pare. Alla luce del giorno, il volto leggermente lucido della giocatrice è un po’ segnato dallo sforzo mentre esegue i passi che la che conducono alla linea di servizio da cui effettua un mezzo giro e si riposiziona, le gambe di nuovo piegate ... alla luce dell’illuminazione artificiale puntata sul suo viso dagli zigomi alti, l’attrice sale e scende sul maschio, esprimendo una certa soddisfazione attraverso gli occhi chiusi e la bocca regolarmente semiaperta, mentre la lunga chioma castana rimane su un lato della sua nuca.

Atletica, erotica ... o forse entrambe le cose ... e la mano dell’uomo, tranquilla e sicura, compila e classifica e meticolosamente i documenti ...

 

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